8 marzo....spiegarlo ai bambini....

E' presto, fuori ancora fa buio. Ci siamo appena svegliati e comincia a suonare il cellulare. Tanti bi-bip uno dietro l'altro, messaggi che arrivano e allora mi chiedi "mamma cosa succede oggi? Perché tanti messaggi?" E allora io, che mai ve ne ho parlato, volutamente, perché la donna va festeggiata tutti i giorni, non un solo giorno l'anno, mi siedo di fianco a te, a voi, e rubo 5 minuti del nostro tempo, già risicato al mattino tra una colazione, una vestizione, i letti da fare e via di corsa a scuola e al lavoro, per parlarvi di cosa succede oggi.
 
Ma come ve lo spiego?
 
Oggi è l'8 marzo e anche se da tutti viene chiamata "festa della donna", una festa non è, ma una giornata di memoria, di commemorazione. Come quando si fa un minuto di silenzio per ricordare qualcuno che non c'è piu'. Ecco, oggi bisognerebbe prendersi l'intera giornata di silenzio, di riflessione. Tanti, tanti anni fa ("quando c'era l'homo sapiens?" salta su il Capitano ...."un pochino dopo, tesoro!") le donne non avevano gli sessi diritti degli uomini, non potevano fare le stesse cose che facevano gli uomini: ad esempio non potevano lavorare, non potevano studiare ("e che c...o!"salta sempre su il Capitano. E qui cerco di spiegargli che il lavoro e lo studio ti danno indipendenza, ti danno libertà). Le donne dovevano solo sposarsi, molto giovani, fare figli e stare in casa. Poi pian piano si sono sviluppate le fabbriche ed è stato concesso anche alle donne di lavoravi, ma erano trattate male: dovevano fare lavori pesanti, tante tante ore e non erano pagate quanto gli uomini. Così nel tempo le donne si sono fatte forza per combattere questa ingiustizia, per essere trattate bene, al pari degli uomini, per poter avere i loro stessi diritti. Molte di loro sono morte per dare a noi, donne di oggi, le possibilità che abbiamo, i diritti che abbiamo. Per questo oggi, ma non solo oggi, tutti i giorni, dobbiamo cercare di difendere i diritti che abbiamo e sono stati conquistati con forza e dolore.
Tante cose sono state fatte dalle donne per le donne nel tempo, ma tante ancora ne restano da fare. Ci sono ancora tanti posti nel mondo in cui le donne non possono nemmeno farsi vedere in volto, tanti posti in cui le donne non possono avere bambini, tanti posti in cui le donne devono avere mariti che non le amano.

Per cui a voi, maschietti, devo dire semplicemente che le donne vanno rispettate, perché sono preziose, perché danno la vita, perché sono supereroi a cui è chiesto di fare tanto, ogni giorno; perché possono tanto, proprio come voi. Per questo vanno aiutate. Non ci sono lavori da maschi e da femmine, non ci sono passioni o sport o giochi da maschi o femmine. Tutti possono tutto, se lo desiderano. E tutti, maschi e femmine, devono aiutarsi a vicenda per migliorare, anche solo un pochino, il mondo in cui viviamo.

E a te, Principessa, mi sento di dire solamente di continuare così: con la tua bontà d'animo, con la tua voglia di aiutare, con il tuo essere così diplomatica ma allo stesso tempo così ferma e determinata nelle tue decisioni. Spero che la società in cui viviamo oggi non riesca a scalfire quella dura corazza esterna e quel cuore morbido che per natura ti ritrovi. E' un dono grande il carattere hai e dovrai conservarlo con cura e non permettere a nessuno di cambiarlo. Dovrai impegnarti, perché per natura la vita delle donne è sempre in salita. E dovrai scontrarti con l'invidia di certe donne (perché noi siamo così, l'uomo in genere è così: competitivo), con l'arroganza di certi uomini che fraintenderanno la tua gentilezza. Rimani così, bella, dentro e fuori, ma non fare del tuo corpo la tua carta di identità, non svilirlo: è un dono in piu' ma puo' essere una arma a doppio taglio, custodiscilo, è solo tuo. Continua ad essere curiosa, a chiedere, a informarti, a leggere. Investi su te stessa, insegui i tuoi sogni, non aspettare che qualcuno ti offra qualcosa, ma metti tu per prima un pezzo di te stessa in questo mondo.

Via, via, tutti a scuola adesso!
E ricordatevi di fare gli auguri alle maestre e di essere gentili, oggi un po' di piu', con le vostre compagne.
E se anche oggi come segno di affetto e di riconoscenza andrebbe regalata la mimosa alle donne a cui si vuole bene, noi chiamiamo il papà e gli chiediamo se anziché la mimosa ci regala una cena con la sua buonissima pizza!


 

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